Differenza tra cappa aspirante e filtrante: scopri tutti i dettagli

Differenza tra cappa aspirante e filtrante: scopri tutti i dettagli

Lo scopo di una cappa da cucina, lo sappiamo, è quello di ripulire l’aria dai prodotti della combustione, da fumi, odori e altre impurità indesiderate che si formano durante il trattamento termico dei cibi normalmente preparati in una cucina.

In questo articolo vedremo le differenze tra cappa aspirante e cappa filtrante, cercando di guidare l’operatore professionale nella scelta della giusta cappa.

Chi ha bisogno di una cappa?

Tutti coloro che utilizzano una cucina necessitano di una cappa aspirante adeguata. In particolar modo, nel caso di una cucina professionale, sia essa collocata in un bar, un ristorante o una pizzeria, la cappa diventa un elemento indispensabile e obbligatorio per legge. Gli operatori professionali del settore HO.RE.CA. si trovano a dover rispondere allo stringente dettato dell’articolo 674 del Codice Penale, oltre che al Decreto Legislativo 183 del 2017, che ha introdotto nel Testo Unico Ambientale il problema degli odori, sancendo in modo inequivocabile che le emissioni odorigene sono a tutti gli effetti una forma di inquinamento soggetta a limiti, e che il superamento di questi è sanzionabile. Le normative appena citate impongono, quindi, la necessità e il dovere di dotarsi di una cappa.

Ma quale scegliere? E soprattutto, come fare se il locale non è dotato di una canna fumaria?

La cappa aspirante

Si tratta della versione più tradizionale di una cappa, sia essa per uso professionale o domestico. Generalmente posizionata sopra il piano cottura, la cappa aspirante preleva l’aria impura della cucina, la aspira, la purifica attraverso uno o più filtri e la convoglia all’esterno attraverso la canna fumaria

I suoi vantaggi sono quello di essere in genere meno rumorosa e di godere di minori costi di esercizio, posto che i filtri utilizzati sono in genere manutenibili e non necessitano di essere periodicamente sostituiti.

Ma gli svantaggi di questo sistema di filtraggio dell’aria, d’altro canto, non sono da sottovalutare.

  • Il sistema di filtraggio si basa sull’espulsione all’esterno dell’aria e vi è quindi la necessità di una canna fumaria.
  • La cappa aspirante va mantenuta in uno stato di esercizio ottimale: deve essere provvista di adeguati filtri, che vanno periodicamente puliti o sostituiti (con costi non indifferenti in quest’ultimo caso).
  •  Infine, l’aria inquinata viene comunque espulsa verso l’esterno. Quanto ancora passerà prima che questo sistema cominci a preoccupare il legislatore ambientale portandolo a intervenire con normative ancora più stringenti?

La cappa filtrante

Sono chiamate filtranti le cappe che, come suggerisce il nome stesso, evitano la condensa e dissolvono gli odori persistenti attraverso uno speciale sistema di purificazione dell’aria basato su filtri. Invece di espellere verso l’esterno l’aria inquinata, la filtrano purificandola e reimmettendola nell’ambiente. È evidente che una cappa filtrante sofisticata e correttamente mantenuta (vale a dire garantirne sempre una condizione ottimale di funzionamento) è in grado di dare garanzie ambientali durevoli.

In commercio esistono diverse tipologie di cappe filtranti. La soluzione innovativa ed ecologica che ha progettato Biorgeco è la cappa senza canna fumaria Air Blade. Si tratta di un’alternativa efficace alle cappe filtranti a carboni attivi. Air Blade presenta una lama d’aria che cattura i fumi e un sistema filtrante progettato in tre stadi, che va a sostituire i filtri a carbone attivo. L’intero sistema filtrante è costruito in acciaio inox, materiale che può essere pulito in modo facile e veloce, garantendo così una cappa sempre efficiente e funzionante. Proprio grazie al materiale con cui è costruita la cappa senza canna fumaria, si abbattono i costi di manutenzione, salvaguardando anche l’ambiente. I filtri a carboni attivi non possono essere puliti, ma devono essere gettati via e sostituiti una volta esaurito il loro ciclo di vita. Air Blade invece è stata appositamente realizzata per ovviare a questo problema: i filtri non andranno più sostituiti, ma basterà pulirli periodicamente.

Dunque, cappa filtrante o cappa aspirante? Quale scegliere?

Non tutti sanno che una cappa filtrante non ha necessità di una canna fumaria. Diventa quindi una scelta obbligata per tutti quei locali che non dispongono o sono impossibilitati a installare una canna fumaria.

Quali i criteri principali per scegliere la giusta cappa?

  • Il primo criterio deriva dalle dimensioni del locale: occorre infatti scegliere un modello che abbia una potenza di aspirazione e flusso d’aria adeguati alle dimensioni della cucina, in modo da garantire uno scambio di aria ottimale.
  • Le sue dimensioni in larghezza devono essere uguali o maggiori di quelle dei piani di lavoro, in modo da poter coprire l’intera superficie di cottura e aspirarne efficientemente i vapori.
  • Per ridurre il rischio di incendio dei grassi che si depositano nella cappa, per i piani cottura a gas la distanza dal bordo inferiore della cappa deve essere di almeno 65 cm.
  • Infine, non meno importante, va considerato anche il funzionamento della cappa. Una cappa filtrante risulta essere una scelta più sostenibile, specie se dotata del particolare sistema di filtraggio che caratterizza Air Blade.

In conclusione

Scegliere e installare una cappa fa parte degli investimenti indispensabili per l’apertura di un punto di ristorazione. Sia esso una gastronomia, una pizzeria, un complesso turistico-alberghiero, o anche un grande ristorante stellato. Vista l’importanza che ha questo elettrodomestico, è importante valutare con attenzione quale tipologia e quale modello scegliere per il proprio locale. Tra i prodotti del catalogo Biorgeco c’è la modernissima cappa senza canna fumaria Air Blade. Sei curioso di avere più informazioni su questo prodotto? Scarica il catalogo oppure contattaci per un sopralluogo gratuito!

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